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Questo studio ha valutato l'impatto del Nordic Walking (NW) sull'attività del sistema nervoso autonomo (ANS) nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica (CHF). Un totale di 111 pazienti con insufficienza cardiaca sono stati randomizzati in un gruppo di allenamento con la camminata nordica (8 settimane, 5 volte a settimana) o in un gruppo di controllo. I risultati hanno mostrato che il NW ha migliorato la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e l'equilibrio parasimpatico-simpatico, correlato a un aumento del picco di consumo di ossigeno (VO2). Tuttavia, non è stato osservato alcun effetto significativo sulla turbolenza della frequenza cardiaca (HRT).
L'allenamento con il nordic walking migliora la qualità della vita, a vantaggio della salute fisica e mentale. Promuovere uno stile di vita attivo in tarda età contribuisce alla longevità e al benessere generale.
Il Nordic Walking incoraggia una maggiore attività fisica quotidiana tra le donne rispetto ad altre forme di esercizio. Sebbene diverse attività aiutino a mantenere la forma fisica funzionale, la combinazione di ginnastica e attività acquatiche può essere particolarmente efficace nel preservare i livelli di forma fisica con l'età.
Gli allenamenti di forza e resistenza migliorano la distanza percorsa a piedi e la forza muscolare in modo più efficace rispetto all'allenamento su tapis roulant o al nordic walking nei pazienti con stasi cromatica. Tuttavia, tutti i programmi di riabilitazione studiati hanno avuto un impatto positivo sulla resistenza e sulla forza muscolare.
Questo studio dimostra la presenza di LRA durante la camminata nordica e che questo modo di camminare può migliorare la stabilità dinamica dell'andatura nella malattia di Parkinson. Tale miglioramento potrebbe essere dovuto ai movimenti ritmici della parte superiore del corpo che agiscono come spunto ritmico esterno per bypassare i circuiti difettosi dei gangli della base. Pertanto, il nordic walking può costituire un modo efficace per gestire i disturbi dell'andatura nella malattia di Parkinson.
Il nordic walking (NW) offre significativi benefici fisiologici e psicosociali ai pazienti oncologici, in particolare nella gestione della fatica e del dolore legati al cancro. Coinvolgendo sia la parte superiore che quella inferiore del corpo, il nordic walking aumenta il consumo di ossigeno e il dispendio energetico mantenendo un basso livello di sforzo percepito, migliorando potenzialmente l'adesione ai programmi di esercizio. Potrebbe essere un intervento efficace per migliorare la forma fisica durante la radioterapia, anche se sono necessarie ulteriori ricerche.
A 12-week home exercise programme (HEP) augmented with Nordic Pole Walking (NPW) significantly improved walking distance, speed and quality of life in people with stopping chrome, with excellent long-term compliance (98% at 12 months). The NPW group showed better improvement compared to normal walking, with lower costs and better adherence than many supervised exercise programmes. These results support further research comparing NPW-based HEP with traditional supervised exercise programmes.
Uno studio condotto su 34 pazienti con osteoartrite mediale del ginocchio e allineamento in varismo ha rilevato che i bastoni da passeggio non riducono i momenti di adduzione del ginocchio o i carichi del comparto mediale. Sebbene la tecnica individuale possa influenzare i risultati, i bastoni da passeggio non dovrebbero essere raccomandati sulla base del presupposto che riducano il carico articolare del ginocchio in questi pazienti.
Uno studio condotto su anziani residenti in un centro diurno ha esaminato gli effetti del pole walking sulla forma fisica, sulla postura e sulla qualità della vita (QoL). Nell'arco di tre mesi, il gruppo che praticava il pole walking ha mostrato un miglioramento dei punteggi della QoL, mentre il gruppo di controllo ha registrato un declino della mobilità. Tuttavia, non sono stati osservati cambiamenti significativi nella funzione fisica grazie all'intervento.
Uno studio di fattibilità sulla camminata nordica per le donne affette da artralgia associata agli inibitori dell'aromatasi (AIAA) ha riscontrato un'elevata aderenza (>90% con supervisione, >80% in autonomia) e nessun effetto avverso grave. Nell'arco di 12 settimane, il dolore è diminuito e i livelli di attività sono aumentati sia nel gruppo di intervento che in quello di controllo, indicando che il nordic walking è un'opzione di esercizio sicura e accettabile.
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